Ritratto di un uomosenza limiti
E vincitore della GOLDEN GLOBE RACE 2018
Uomo che vive di sfide, Jean-Luc Van Den Heede ha dedicato la sua vita al mare. Marinaio nello spirito, ha trasformato la sua passione in professione ed è diventato uno skipper.
Appassionato di regate e poi recordman del Global Challenge, dal marzo 2004 dopo 4 tentativi, questo famoso record del giro del mondo in solitaria in retromarcia, realizzato contro vento e correnti in 122 giorni, 14 ore, 3 minuti e 49 secondi a bordo del monoscafo “Adrien”, VDH è salito sui podi delle gare veliche più prestigiose. Proprietario di 19 imbarcazioni, VDH resta un protagonista del giro del mondo in solitario, con una passione immutata per le avventure marittime e umane.
Tutti quelli che lo conoscono (marinai, amici, partner…), lo descrivono come una persona particolarmente affabile e aperta. Nato ad Amiens un mese dopo la capitolazione tedesca, l’8 giugno 1945, può affermare con orgoglio di “essere vissuto nella stessa città di Jules Verne” e in cui quest’ultimo ha scritto il suo celebre “Giro del Mondo in 80 giorni. È forse questa caratteristica che ha fatto nascere la sua passione per i viaggi. Memoria selettiva o storia incredibilmente bella, nei suoi ricordi il suo primo regalo fu una barca. Jules Verne, una barca… ecco alcuni elementi che hanno spinto il nostro uomo verso nuovi orizzonti: il mare.
Ed eccolo oggi mentre si prepara per la Golden Race, una gara velica attorno al mondo all’antica, con mezzi identici a quelli utilizzati dai pionieri 50 anni or sono. Un ritorno alle origini che VDH, uno dei marinai più esperti del mondo, non avrebbe perso per niente al mondo.
Il suo percorso: un palmares che dà le vertigini
I progetti si susseguono, tra grandi regate in alto mare e avventure su tutti gli oceani del mondo.
Quello che ama sono la novità, l’eterno cambiamento. VDH è uno dei pionieri dello sviluppo delle regate in solitaria.
Partecipa alla sua prima gara velica importante a bordo di un Muscadet, in occasione della prima Mini-Transat, nel 1977. Visto che la regata fu rivelatrice e confermò la sua vocazione, decise allora di partecipare ad altre gare di vela.
Alla sua seconda Mini-Transat, ottiene il secondo posto, nel 1979. L’avventuriero partecipa poi al secondo BOC Challenge e in seguito alle prime due edizioni del Vendée Globe. Finirà al 3° posto nel 1990 e al 2° posto nel 1993. Uomo che vive di sfide, Jean Luc Van Den Heede ha doppiato 12 volte Capo Horn ed ha effettuato 6 volte il giro del mondo in solitario. Dopo aver partecipato a numerose regate transatlantiche e aver fatto segnare il record del giro del mondo al contrario, stabilito nel 2004.
Proprietario successivo di 19 imbarcazioni diverse come regatante e poi come skipper durante numerose gare veliche in alto mare, in solitario o con equipaggio, VDH ha acquisito un’esperienza unica.
Golden Globe Race 2018: una vittoria ben meritata e ben equipaggiata
Dopo sette mesi trascorsi in mare, Jean-Luc VAN DEN HEEDE è arrivato il 29 gennaio 2019 a Les Sables d’Olonne, vincendo, all’età di 73 anni, la regata Golden Globe Race 2018. Un giro del mondo all’antica, in solitaria, senza GPS né apparecchi elettronici e su un’imbarcazione costruita prima del 1988.
Un motivo di grande orgoglio per questo navigatore originario di Les Sables d’Olonne, che non ha celato il suo piacere di riscoprire una navigazione basata sull’istinto.
«È come ritrovare le radici della navigazione tradizionale, come le conoscevamo cinquant’anni fa».
Lionel Régnier, suo amico e compagno di navigazione, ritiratosi da questa regata, si era unito a Jean-Luc come preparatore. Due menti si sono unite in questo straordinario progetto, che ha valorizzato l’esperienza di entrambi. VDH ha potuto contare sulle protezioni NV, espressamente pensate per le regate e messe a sua disposizione. Tutto il necessario per proteggerlo dalle intemperie e permettergli di superarsi: cappotta di tuga, chiusura della cappotta, protezione del terminale elettrico, chiusura della discesa.
